Protesi Totale mininvasiva dell’Anca in Displasia
La protesi totale dell’anca è un intervento che consiste nella sostituzione dell’ intera articolazione dolorante con una protesi in titanio. Le protesi sono formate da diverse componente di materiali differenti, al fine di garantire al paziente una maggiore durata nel tempo e di ridurre rischi allergici.
La parte più interna della protesi, chiamata anche cuore, non è in titanio, ma può essere di ceramica e altri metalli accoppiati con il polietilene.
Questo per favorire una maggiore libertà di movimento e diminuirne l’usura.
Attualmente le protesi vengono assemblate poco prima del intervento, al fine di rispettare il più possibile l’anatomia del paziente e il suo tessuto osseo.
Che cos’è la displasia
Per displasia si intende un anomalo funzionamento di un tessuto. Si tratta di un’alterazione sia della morfologia del tessuto o organo, che di tutti i suoi meccanismi di cui è formato.
Tra le patologie dell’anca troviamo le displasie congenite che si sviluppano durante l’età infantile o nei giovani, il morbo di Perthes, l’epifsiolisi ovvero una lesione dell’osso e della cartilagine a livello del collo del femore etc.
La particolarità dell’intervento mininvasivo
Si tratta delle dimensioni della via di accesso utilizzata dal chirurgo.
Viene fatta sulla pelle del paziente, una piccola incisione, di 4- 6 cm, al di sotto della spina illiaca antero-superiore, lungo la faccia laterale della coscia. Al fine di adottare un approccio intermuscolare e internervoso che rispetti il più possibile l’anatomia del paziente.
In questi ultimi anni la chirurgia ha fatto molti passi avanti, cercando di sviluppare nuove tecniche e vie di accesso chirurgiche, che fossero meno invasive e dolorose possibile. Favorendo così una ripresa più veloce del paziente, riducendo anche i costi del post ricovero e il dolore post operatorio.